Il gelato: la sua storia
Uno dei primi documenti storici in cui si parla di "gelato" giunge da un poeta greco vissuto nel 500 a.C. ad Atene. I greci amavano preprare le loro bevande rinfrescanti con poco limone, miele e molto succo di melograna con neve e ghiaccio.
Alessandro Magno, grande condottiero macedone, sembra che durante le sue avanzte facesse costruire un po' ovunque enormi buche nel terreno dove veniva pressata e conservata la neve, per fornirla durante le calde giornate estuve ai suoi uomini in modo da rinfrescarsi e tonificarsi. Egli stesso era ghiotto di succhi di frutta ghiacciati.
Una vecchia ricetta tramandata da Plinio il Vecchio, ci fa capire quanto già tra i romani osse vicino il concetto di sorbetto, infatti essi mescolavano ghiacchio tritato finemente e miele ad un'altra porzione di ghiaccio mescolato con succo di frutta, in modo da realizzare una specie di crema ghiacciata.
E poi arrivò il cono
Il cono nacque nel 1904 durante la Fiera Mondiale di St Louis.
Un gelataio, avendo terminado i contenitori in cui proponeva i suoi gelati ai clienti, provò ad utilizzare dei wafer venduti da un banchetto lì vicino. Fu un successo enorme.
Le cialde sono il risultato di un'arte antichissima, quella dei "cialdonari" che già nel 1400 confezionavano impasti leggeri a base di acqua, farina, zucchero e uova.
Come si serve il gelato?
Per servirlo in coppetta toglierlo dal freezer e riporlo in frigo 15/30 minuti prima. Per una migliore presentazione servirlo a palline con il porzionatore (ricordarsi di bagnarlo ogni volta in acqua corrente).
Un modo alternativo di servire il gelato è presentarlo a fette, debitamente guarnite su dei piattini. Estrarre il gelato dal contenitore capovolgendolo su un vassoio (o piatto). Tagliarlo a fette e guarnire con pezzetti di frutta a piacere.
Gli ingredienti necessari
Latte, panna, uova, zucchero e frutta, sono questi gli ingredienti necessari per preparare un buon gelato artigianale, ingredienti che lo rendono un alimento completo, ricco di vitamine, proteine e sali minerali.
Gelato allo yogurt
Questo alimento fresco e nutriente per la sua ricchezza di calcio e di proteine (grazie alla presenza dello yogurt), è una soluzione ideale per la merenda dei più piccoli.
Per non fare stancare il bambino, non proponeteglielo tutti i giorni nella stessa maniera. Un piccolo suggerimento è quello di fare attenzione agli ingredienti.
In commercio esistono yogurt di tanti gusti e tipi differenti, ma si può variare ulteriormente l'aspetto e il gusto, arricchendo lo yogurt con alcuni pezzetti di frutta, muesli, cereali o frutta secca. In estate poi la mamma può concedere al suo piccolo un buon gelato allo yogurt con frutta fresca, una golosità tutta da assaporare.
Gelato: il consiglio dei pediatri
Fino a qualche anno fa il gelato veniva mangiato solamente dai primi caldi ai primi acquazzoni autunnali. Oggi, la situazione è radiclamente mutata: va bene per tutto l'anno.
Il gelato non dev'essere più inteso come un premio straordinario riservato ai bambini più meritevoli, o una gratificazione a fine giornta, ma deve avere la giusta collocazione nella dieta quotidiana, senza creare squilibri qualitativi e quantitativi del fabbisogno nutrizionale.
È un alimento proteico e nutriente. Con tutti i tipi di gelato si introducono consistenti quantità di proteine, zuccheri, corroboranti e grassi, con una buoan dose di fosforo e clacio: quest'ultimo è un elemento che si rivela molto utile per i ragazzi in crescita.
Gelato artigianale o confezionato?
C'è da sempre la lotta fra chi preferisce il gelato artigianale, e chi ama quello industriale, igienicamente sicuro, ben confezionato e che si presenta sotto varie forme commerciali.
Le differenze fra gelato artigianale e industriale sono notevoli. I gelati artigianali o mantecati sono prodotti con una lenta incorporazione di aria, circa il 30-50%, durante la fase di "gelatura" della miscela e ne deriva così un gelato cremoso, morbido e, nonostante ciò, anche corposo.
Il gelato industriale o soffiato, invece durante la "gelatura" introduce il 100-130% di aria, per cui esso diventa molto soffice e leggero.
Volendo fare per forza una scelta, resta sempre da preferire un gelato artigianale a quello industriale, che comunque è anch'esso di ottima qualità. In ogni modo, pur essendo da preferire il gelato alla frutta, non bisogna creare barriere ideologiche inutili con gli altri tipi di gelato.
L'apporto energetico e nutritivo di un gelato al latte può sostituire uno spuntino perché non appesantisce l'organismo e contribuisce a fornire energia per riprendere efficacemente le attività di studio o lavoratice.
Il gelato, in genere, contiene zuccheri semplici, prontamente energetici, utili nel ragazzo o nell'adulto che fa sport. Essi non superano il 10-12% delle calorie totali: ad esempio, un ghiacciolo del peso di 85 grammi di zuccheri, pari a 116 calorie.